Consigli Utili

Di fronte alla Commissione...

Analisi e valutazione:

Esistono una serie di possibilità di valutazione a seconda dei regolamenti interni delle differenti Facoltà

Di seguito i possibili scenari:

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Scenario 1.

Prima della discussione della tesi relatore e contro – relatore si incontrano informalmente per una valutazione concordata del lavoro svolto dal candidato. Pertanto il punteggio viene deciso indicativamente in precedenza con scostamenti di qualche punto che potranno essere decisi in relazione alla performance del candidato in fase di discussione (l’esposizione è importantissima). In ogni caso la votazione sarà discussa e approvata in fase ultimativa dalla commissione del consiglio di laurea.
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Scenario 2.

In alcune Facoltà il relatore propone un punteggio e il controrelatore può abbassare o alzare il punteggio in termini del 50%. In ogni caso la votazione sarà discussa e approvata in fase ultimativa dalla commissione del consiglio di laurea.
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Scenario 3.

In altre formalmente vi seguirà il relatore, di fatto sarà il controrelatore il soggetto con il quale discuterete lo stato avanzamento lavori della tesi. In fase conclusiva sarà il relatore a decidere la votazione della tesi che verrà discussa e approvata in fase ultimativa dalla commissione del consiglio di laurea.
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Scenario 4.

In altre ancora il relatore propone un punteggio e la votazione viene concordata collegialmente dalla commissione del consiglio di laurea. Verrà confermata o meno in funzione della performance del candidato in fase di discussione.

In tutti i casi generalmente la Commissione di laurea si riunisce prima della discussione della tesi ed esprime un parere sul lavoro del candidato in funzione di una serie di parametri:

1) Punteggio e valutazione del relatore;

2) Punteggio e valutazione del contro – relatore;

3) La bibliografia (che non deve essere esigua ma neanche esageratamente ridondante: inutile inserire testi in lingue che non si conoscono o di rarissima reperibilità che non avete mai letto);

4) Le note: devono essere credibili. Un numero sufficiente in rapporto alla tesi, fatto salvo le tesi sperimentali che necessitano di poche note di riferimento bibliografico;

5) IMPORTANTISSIMA: l’introduzione. Si spiega sinteticamente il tracciato del lavoro;

Generalmente la Commissione di laurea non ha tempo sufficiente per una valutazione approfondita e pertanto articola un parere valutativo in funzione delle valutazione del relatore, del controrelatore e degli ultimi tre punti sopraccitati, oltre che della capacità di discussione del candidato.

Si segnala in ogni caso che le linee di valutazione sono indicative e possono variare da Dipartimento a di Dipartimento, in luogo di regolamenti interni.

Il relatore valuta e propone un punteggio del lavoro della tesi in funzione di una serie di elementi quali:

1) Struttura e organizzazione della tesi;

2) Qualità della scrittura;

3) Numero, tipologia e rispetto dei criteri tipografici delle note;

4) Numero, tipologia e rispetto dei criteri tipografici della bibliografia;

5) Tempo di preparazione alla tesi (nessun relatore crederà mai ad un lavoro eccezionale al di fuori dell’ordinario, se svolto in un lasso di tempo troppo breve);

6) Qualità della presentazione e dell’esposizione della tesi;

7) Curriculum accademico con votazioni ed esami sostenuti.

Discussione di laurea

- Per fornire una buona prova, acquisendo così il punteggio massimo in relazione alla media voto degli esami sostenuti è necessario, in primis, preparare il discorso che si terrà il giorno stabilito davanti a una Commissione costituita da una serie di docenti disposti, di fronte all’esaminando. Per chi si rivolge alla nostra attività per la stesura della tesi, il discorso per la discussione di laurea verrà fornito gratuitamente.

- Risulta di fondamentale importanza ripetere il discorso memorizzandolo con estrema attenzione in modo tale da poter trasmettere alla Commissione sicurezza nell’esposizione degli argomenti.

- Un altro aspetto da non sottovalutare è la scelta del proprio relatore. Il suo compito infatti non consiste soltanto nell’indicare eventuali correzioni da apportare all’elaborato. Sarà questa figura a dovervi “difendere” dalle domande degli altri docenti che, nella maggioranza dei casi, non conoscendo approfonditamente la materia oggetto d’esame potrebbero fare domande inadatte e mettervi in difficoltà. Esempio: Tesi sul mercato immobiliare statunitense e relativa crisi iniziata nel 2008. Una docente chiede all’esaminando quali saranno le conseguenze di tale crisi. Il relatore, facendo le veci dell’esaminando, risponde che neanche un premio nobel dell’economia sarebbe in grado di prevedere lo scenario di una crisi su scala mondiale, evitando che il tesista iniziasse ad arrampicarsi sugli specchi.

- Inoltre, al fine di attirare l’attenzione dell’intera Commissione esaminatrice, e sentirsi così meno pressione può essere vantaggioso utilizzare una presentazione powerpoint, adatta in particolare ad alcune materie come psicologia, infermieristica o medicina.

- Per ciò che concerne invece, l’esposizione orale, le regole sono le medesime della sessione d’esame ovvero, parlare senza fretta perché può dare l’idea che si sta cercando di finirla il prima possibile per mancanza di preparazione, oltre a rendere la comprensione degli ascoltatori più difficoltosa e inducendo così la Commissione a fare più domande rispetto a quelle preventivate.

Sessione d'esame

Iter per superare gli esami senza imprevisti, mantenendo una buona media:

Primo step – Fase di preparazione all’esame.

- Non limitarsi a studiare la materia d’esame chiusi nella propria cameretta, ma focalizzarsi sullo studio del docente e dei propri assistenti. Risulta infatti fondamentale sapere da chi si verrà interrogati, e di fronte a eventuali assistenti particolarmente tignosi e intrattabili, essere capaci di imboccare il percorso con meno potenziali ostacoli. Un esempio può essere quello di frequentare il corso per avere il vantaggio di poter passare con il docente, scansando gli assistenti, in sede di interrogazione.

- Segnarsi nell’elenco degli esaminandi ai primi posti. In genere tale operazione viene svolta tramite web. In tal caso, nel periodo antecedente all’apertura delle iscrizioni controllare il sito dell’università, tutti i giorni, più volte al giorno, per essere sicuri di riuscire a segnarsi appunto fra i primi.    

- Presentarsi alla sessione d’esame precedente rispetto a quella in cui si intende passare per segnarsi tutte le domande che verranno fatte, sottolineando le più ricorrenti. Così facendo, sarà possibile analizzare il comportamento dell’esaminatore e capire quali tematiche predilige in quel determinato esame e quali invece ignora totalmente.

Secondo step – Fase di studio

- Studiare esclusivamente le tematiche riscontrate nella sessione d’esame a cui si è assistito, con particolare attenzione a quelle preferite dal docente. Tralasciare invece tutte quelle parti del programma a cui non è stata data molta importanza. Ciò si può chiaramente evincere dalle domande dell’esaminatore.

- Il metodo di studio che più di tutti agevola il processo di memorizzazione consiste nel riassumere le tematiche principali su carta, esercitando la propria capacità di sintesi, per poi ripetere ad alta voce più volte l’argomento oggetto di studio. Il riassunto scritto faciliterà così la ripetizione e l’assimilazione mnemonica del tema in questione, facendolo sentire proprio.

- Sarà quindi possibile tralasciare totalmente lo studio del testo stampato che, in quanto “impersonale” rispetto a chi lo studia, non incentiva ne rende più agevole la memorizzazione della materia.

Terzo step – Fase di interrogazione.

- Passando l’esame fra i primi, possiamo così contare su due vantaggi: 1) Esaminatore ed esaminando non sono stanchi, ma al contrario freschi e riposati. 2) La maggior parte degli argomenti, fra cui quelli su cui siamo più preparati, ovvero quelli preferiti dal docente, se avrete seguito il nostro suggerimento, non sono ancora stati chiesti. Infatti, chi viene interrogato, per esempio, nel pomeriggio, dopo aver sostenuto una snervante attesa di ore, rischia di avere una domanda difficile, inerente a una tematica marginale del programma d’esame, perché il docente ha già “bruciato” le domande più semplici e generiche per altri studenti passati prima.

- Alla luce del fatto che ogni interrogazione ha un tempo limite, solitamente, a causa del nutrito numero degli esaminandi, è importante prendersi un piccolo vantaggio esponendo l’argomento in modo calmo, riflessivo e senza premura. Questo ci consentirà di non avere pause o incertezze nell’esposizione a seguito dell’eccessiva fretta, di dare la sensazione di essere ben preparati e di far passare il tempo inducendo l’esaminatore a terminare quanto prima l’interrogazione. Se si è convincenti a sufficienza sulla propria preparazione, infatti, il docente mollerà presto la presa dedicandosi allo studente successivo.

- Anche se il docente non dovesse chiedere uno dei suoi argomenti preferiti, se possibile, cercare comunque di orientare il discorso su tali argomenti. Il risultato sarà il suo l’assenso incondizionato. 

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